Modella ed Artista
Ogni artista esprime la propria personale esperienza artistica attraverso non solo le sue opere ma anche attraverso la scelta dei soggetti da ritrarre. Se con un minimo d’esperienza possiamo riconoscere e distinguere un autore dall’altro attraverso il segno e la forza espressiva usata, possiamo intraprendere una sorta di analisi trasversale analizzando i soggetti utilizzati e le caratteristiche peculiari di questi.
Restando nel campo della scultura prendiamo ad esempio due maestri figurativi molto famosi: Rodin e Messina. Mentre il primo, sicuramente influenzato dalla turbolenta relazione con Camille Claudel (modella, amante ed allieva) predilige volti carnosi, particolareggiati e talvolta dai contorni forti e decisi, per Francesco Messina il coinvolgimento emotivo è quasi impercettibile, la ricerca si spinge maggiormente verso un ideale di bellezza classica, proporzioni e lineamenti al limite della stilizzazione come se le sue danzatrici
fossero figure oniriche, indiscutibili ma nello stesso tempo figure dove sensualità e femminilità vengono portate allo scoperto, enfatizzate e promosse.
Mentre Rodin attraverso la forza delle sue opere, le espressioni nei volti e la gestualità del corpo svela la sua visione della realtà quotidiana di una Parigi di fine “800, Messina ricerca la perfezione artistica attraverso la stilizzazione dei contorni e l’enfatizzazione di elementi isolati come occhi e bocca. L’occhio grande, impercettibile ma esagerato ad un attenta analisi, svela la sua capacità artistica di riscrivere la realtà modificando elementi reali e portando la sua opera a livelli più alti, quasi metaforici. Osserviamo Santa Caterina, una delle sculture del Messina più famose che troviamo a Roma vicino a Castel Sant’Angelo: ben pochi elementi sono riferibili a Maria Sole, la modella utilizzata divenuta poi cantante ed attrice; osserviamo Testa di Ragaza (prima immagine dell’articolo), anche qui la semplicità, la linearità e la perfezione delle forme è straordinaria ma mai tale da soffocare la profonda femminilità e timidezza che quest’opera esprime.
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