La differenza fra originale e copia
Probabilmente pochi crederanno a ciò che scrivo ma vi assicuro che è proprio ciò che accade.
Nei mondi artistici fatta di antiquari, collezionisti, conoscitori e intenditori d’arte questa “differenza” è praticamente inesistente ma, appena ci si sposta nel mercato che coinvolge tutti ecco che compaiono lacune non indifferenti.
Buona parte delle persone, possibili acquirenti di un’opera d’arte, non conoscono la differenza che passa da un pezzo unico (scultura o dipinto che sia) e una sua riproduzione. L’unica cosa che riescono a comprendere bene (mica scemi) è che il “numero 1” ha un costo indubbiamente più elevato, mentre invece le copie successive hanno un importo effettivamente più basso.
Alcuni chiedono, nella sincerità e innocenza più assoluta: “ma che differenza c’è..non è la stessa cosa? Nonostante corra il vantarsi di essere in un mondo ricco (io direi stracolmo) di informazione, ci sono moltissime persone fra il “vastissimo universo” dell’arte contemporanea e non, che non percepiscono e non hanno nessuna nozione dell’essenziale differenza tra originale e copia. Il colmo è che quando l’artista coinvolto tenta di erogare questa “sottile differenza”, spesso vede che dall’altra parte, la parte dell’acquirente, l’unica differenza percepita è quella del costo!
Del resto, ormai il mondo artistico ha invaso (per fortuna) la rete. Gli artisti in rete sono una categoria molto numerosa e molto varia. Tutti o quasi tutti i motori di ricerca prevedono una categoria denominata “arte”, dai più conosciuti: Virgilio, Altavista, Yahoo sino ai più recenti portali, che offrono i propri spazi gratuitamente a chiunque voglia mettere in rete la propria produzione artistica on-line.
Ma nonostante questa valanga informativa, manca un oculata visione delle più elementari differenze, come quella appena sopra descritta!
Realmente le persone, a parte i pochi veri intenditori, non hanno la minima idea del lavoro che sta dietro ad una scultura e a un dipinto (parlo di figurativo).
Quindi il valore dell’originale, il primo, quello fatto a mano con impegno e tempo dedicato, si perde in mezzo ad un problema di costi che, a parere del pubblico risultano eccessivi e, invece, una stampa numerata di un quadro a olio, oppure un calco in resina di una scultura viene percepita e acquistata per il prezzo più basso ma, ovviamente non esiste il paragone con il pezzo originale…che si perde dietro al numero dei suoi cloni!
Giampiero De Salvo (ELVIS-P)
Inserito da mask
complimenti per l’articolo che hai scritto. Condivido in pieno il tuo pensiero, però purtroppo tutto si risolve coi soldi, per cui chi non riesce a percepire tale differenza, acquista ciò che gli piace ad un costo più basso, ed è contento suo malgrado
Inserito da ELVIS-P
E’ pur vero, come si suol dire, che esiste “arte per tutte le tasche”!!!….Siamo credo tutti d’accordo mask, nel ritenere che l’aquirenza, influisce sulle scelte di mercato, e non soltanto il mercato artistico.
L’accento del mio intervento si pone anche oltre. E’ probabilmente un luogo comune, ma ripeto che nonostante la valanga di informazioni (spesso falsa) a cui si può accedere, mancano basi elementari per un’umile ma corretta valutazione dell’universo artistico e dei suoi prodotti.
ti ringrazio per il tuo intervento.
saluti
Gianpiero
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