Movimento Surrealista

Sulle orme del movimento Dadaista ormai giunto al temine il Surrealismo prende vita a Parigi nel 1924 dopo la stesura da parte di Andrè Breton del primo Manifesto Surrealista.
Forte delle nuove idee che popolano i luoghi di cultura ed in particolar modo delle teorie innovative dello psicologo Sigmund Freud il surrealismo nasce come la volontà e la forza di liberare l’arte da tutti i vincoli (preconcetti, luoghi comuni, rigidità tecniche…) che affliggono e limitano la creatività dell’artista. Col surrealismo infatti l’artista può creare tutto quello che gli viene in mente (teorie freudiane sull’inconscio) con qualsiasi materiale ritenga più congeniale per la creazione dell’opera. In alcuni caso non esiste più la netta distinzione tra le varie arti, non è raro trovare infatti tra i surrealisti artisti che si occupano contemporaneamente di pittura, scultura, poesia…
Partendo dall’idea comune si svilupparono poi almeno altre tre correnti ben distinte all’interno dello stesso movimento i cui rappresentanti maggiori in scultura furono senza dubbio Marchel Ducamp, Man Ray, Francis Picabia e Hans Harp legati dalla precedente esperienza Dadaista, un secondo gruppo guidato da Salvador Dalì e composto da scultori come Renè Magritte, Paul Delavaux e Yves Tanguy ed un terzo gruppo, Juan Mirò, Andrè Masson e Sebastian Matta che hanno saputo spingere la scultura surrealista fino alla massima forma di astrattismo.
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